Friday 9 August 2013

Recensione de: L'emozione ha la tua voce, di Rossana Lozzio

Se non tenti di metterti alla prova con lui, temo che non sarai mai in grado di essere felice accanto a qualcun altro.

Bello e coinvolgente questo romanzo di Rossana Lozzio. Scritto con una penna scorrevole e fluida che cattura sin dalle prime pagine. La narrazione ha poi un ritmo incalzante che induce il lettore a non volersene staccare sino alla fine.

Vi si narra di Greta che custodisce gelosamente nel suo intimo un gran segreto.
Fin da ragazza lei si è follemente innamorata del padre, medico, di Martina, la sua più cara amica. Un uomo sui quarant’anni, bellissimo, con profondi occhi scuri e che cammina in maniera scandalosamente eccitante.
Lui non può nemmeno sospettare la cosa, anzi pare quasi ignorare la ragazza, che saluta appena, quando lei viene da loro.

Non sarebbe certamente il solo caso di ragazza innamorata di un uomo che nemmeno si accorge di lei. Ma frequentare l’amica, rischiando di incontrarlo, o comunque di parlare di lui, è qualcosa che la fa troppo soffrire. E così finisce per allontanarsi da Martina e con la scusa di nuovi studi cambia città.
 
Sono passati dieci anni e lei ora è un’affermata scrittrice, che conduce anche un interessante programma radiofonico. La sua vita sentimentale è invece un disastro. Vorrebbe riuscire a viversi la vita con leggerezza, ma non ci riesce. Vorrebbe dimenticarlo, ma si sa, razionalità e sentimenti non sono capaci di prendersi per mano. Si nutre costantemente solo di “un silenzio che risuona dentro di lei come un rumore assordante”.

Quell’amore mai nemmeno dichiarato è sempre lì, inteso e forte, e le impedisce di avere altri rapporti affettivi. Anche l’aiuto di uno psicanalista, cui si rivolge, non sembra arrecarle grande giovamento.

L’amica ora si sposa e la cerca. Desidera averla vicina per il suo matrimonio. Cambierà poi città e così le due giovani donne saranno di nuovo vicine e potranno riprendere a frequentarsi. Anche i dieci anni di lontananza non hanno minimamente scalfito la loro profonda amicizia.
Al matrimonio Greta rivede il padre dell’amica, tutt’ora bellissimo, con appena una velatura di grigio alle tempie. Questa volta lui si dimostra molto affettuoso con lei, ma ovviamente come può esserlo un genitore. E questo la fa soffrire ancora di più. Lo incontra poi di nuovo e la situazione diviene per lei sempre più insostenibile. L’uomo una volta giunge anche ad abbracciarla, e sono per Greta momenti bellissimi e di grande emozione, anche se il gesto di lui rimane pur sempre solo quello mosso da un affetto paterno.

Si confida quindi con un’altra amica, Melissa, che le consiglia vivamente di lasciarsi andare e confessare il suo amore, od in alternativa di dimenticare quell’uomo e di lanciarsi in una qualche storia d’amore.
No, il suo amore non lo potrà mai confessare. Pensa allora alla seconda ipotesi.
In effetti in quel periodo, alla radio frequenta per lavoro Silvio, un musicista di successo, ed i due si piacciono. Lui le fa delle avances che lei, dopo qualche esitazione accetta, e così i due iniziano a frequentarsi e flirtare. Ma non vi è nulla da fare, anche nei momenti di intimità, lei non dimentica il suo unico e vero amore.
 
Silvio se ne rende conto e nel corso di una cena con altri amici, tra cui Martina ed il padre di lei, la prende bruscamente da parte e le chiede un chiarimento. Un chiarimento che sia definitivo.
Il padre di Martina casualmente sente parte di quella loro conversazione e capisce come Greta sia innamorata di lui, fin dai tempi in cui era ragazza. Nella sua eleganza e signorilità non mostra comunque di rimanere colpito da quelle rivelazioni. E non ne fa minimamente cenno con lei

Ora però il grande segreto di Greta è stato violato. Lei ne rimane sconvolta, svuotata di ogni energia. Se proprio quel suo amore doveva essere rivelato, confessato, le cose non sarebbero proprio dovute andare in quel modo. Lei si sente umiliata, oltre che disperata. L’istinto ancora una volta le suggerisce di fuggire.
Parte così per una vacanza al mare. Ha assolutamente bisogno di calmarsi e riordinare le idee. Non dice a nessuno dove va, solo Melissa ne è informata.
La solitudine, l’aria di mare, pure in quel freddo inverno sembrano farle bene e lei inizia lentamente a riprendersi. Ma una sera sente bussare alla porta…

A questo punto non si può proprio proseguire. Sarà il lettore a dover scoprire da solo gli sviluppi di questa affascinante e dolorosa storia. Ma stia pur certo, non troverà un lieto fine. A Rossana Lozzio non si addicono i romanzi stile Harmony. Sul tutto aleggiano poi le calde note di: It’s over, dei Level 42, di cui l’Autrice trascrive integralmente il testo in appendice: “Non mi troverai da nessuna parte/ e non prenderò nessun souvenir/ nessuna promessa di foto profumata/ perché è finita/ e io non tornerò

Un romanzo gradevole e molto avvincente, questo della Lozzio, oltre che per la trama, anche per lo stile elegante e per le raffinate analisi psicologiche che propone. Lei poi, già affermata scrittrice, ha decisamente superato se stessa con quest’ultimo lavoro. Complimenti vivissimi.
In definitiva, un romanzo che sarebbe veramente un peccato lasciarsi sfuggire.

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